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Messaggio di avviso

Provincia di Taranto, nasce il Garante dei diritti delle persone disabili

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Il capo dell’Amministrazione Provinciale Giovanni Gugliotti ha istituito con proprio decreto il Garante dei diritti delle persone disabili della Provincia di Taranto.

Si tratta di un’autorità di garanzia, autonoma e indipendente, che opera a supporto dell'Amministrazione Provinciale a titolo gratuito, al fine di segnalare e favorire tutte le iniziative opportune per assicurare la piena promozione e la tutela dei diritti delle persone disabili; favorire una maggiore collaborazione istituzionale per far crescere la tutela delle persone disabili nonché per contrastare forme di discriminazione diretta ed indiretta.

L’Ente di via Anfiteatro è fra le prime amministrazioni provinciali in Italia ad istituire questa innovativa figura che, in una più ampia visione del compito istituzionale delle “Pari Opportunità”, è chiamata a operare con un approccio integrato e di sistema ad un tema complesso che deve tener conto delle diverse dimensioni dell’accessibilità - che non riguarda soltanto l’ambiente fisico ma anche quello sociale, economico e culturale, la salute, l’istruzione, l’informazione e la comunicazione – ; di un ampio quadro normativo che presenta talvolta ostacoli nell’applicazione e della necessità di un’azione di raccordo degli enti coinvolti nell’erogazione delle prestazioni e dei servizi per le persone disabili.

In sintesi, si tratta di una vera e propria “sentinella” della disabilità in Terra Ionica, che ha l’obiettivo di promuovere la piena realizzazione dei diritti delle persone con disabilità, nonché l'integrazione e inclusione sociale delle stesse; recepire le istanze dei portatori di disabilità e supportare e stimolare l'Amministrazione per il superamento di tutti gli ostacoli che impediscono la mobilità e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità.

Possono rivolgersi al Garante tutti coloro che versano in condizioni di disabilità; i familiari, i tutori, gli amministratori di sostegno, gli accompagnatori, e chiunque altro operi nell'interesse delle persone disabili e le associazioni e le organizzazioni di volontariato e i soggetti senza scopo di lucro che hanno tra i loro fini la tutela dei diritti e la promozione sociale delle persone con disabilità.

Per individuare il Garante, l’Amministrazione provinciale ha scelto la via della selezione pubblica, tramite avviso pubblicato nell’omonima sezione del portale web istituzionale. C’è tempo fino alle ore 12:00 del 28 febbraio p.v. per inviare la propria candidatura tramite pec al protocollo dell’Ente di via Anfiteatro. I candidati devono essere cittadini italiani e residenti in uno dei Comuni della Provincia di Taranto, con idoneo curriculum nelle materie oggetto delle funzioni del Garante, dal quale si desuma chiara competenza nell'ambito dei diritti dei disabili e delle attività sociali e devono fornire ampia garanzia di indipendenza, ovvero che non esercitino impieghi pubblici o privati, attività professionali, commerciali o industriali, che determinino conflitti di interessi con la funzione.

«Ho voluto fortemente istituire il Garante per i diritti delle persone disabili - ha spiegato il Presidente Giovanni Gugliotti -, perché il nostro territorio deve essere realmente inclusivo, senza discriminazioni. Un tema dl'altronde, quello sociale, sul quale l’Amministrazione provinciale si è già dimostrata sensibile, quando nel luglio del 2020, su iniziativa della già consigliera Sabrina Pontrelli, ha istituito la Commissione delle “Pari Opportunità” della Provincia di Taranto, che ha lavorato proficuamente in questi anni.

Oggi, con questa iniziativa – continua il capo dell’Amministrazione - vogliamo garantire alle persone con problemi di mobilità l'accesso ai servizi e alle strutture, a partire da quelle pubbliche, assicurare una migliore qualità della vita all’intera comunità. Negli anni è stato già fatto molto, ma è necessario fare di più e con un coordinamento di area vasta dell’intero territorio provinciale, per favorire la condivisione delle buone pratiche e stimolare la riflessione di tutte le comunità sulla dimensione sociale della disabilità. Tutti devono avere l’opportunità di essere cittadini attivi – conclude Gugliotti - tutti devono poter partecipare alla vita sociale».